«Attorno alla stufa a legna usata per cucinare si costruivano i piatti della festa e della vita quotidiana: le lunghe cotture, le salse, le minestre e tante zuppe. Oggi mi sembra quasi irreale ricordare, innanzi a tanto dilagare di ricette, menù, diete e saccenti responsi di noi gastronomi su questa o quella preparazione, che il piatto forte della sera di quasi tutte le famiglie piemontesi era la supa ’d lait, la zuppa di latte». Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, racconta in Zuppa di latte una storia che ruota attorno alla semplicità della tradizione e ai piccoli piaceri quotidiani. Attraverso le parole di Petrini torniamo indietro nel tempo, a quegli anni Ottanta in cui latterie punteggiavano ancora le città del Nord Italia, e ci raccogliamo attorno al potagé, la stufa dove, la domenica sera, veniva preparata la cena delle famiglie piemontesi, la supa ’d lait, zuppa di latte. L’approfondimento alla fine del volume ci aiuta a capire l’importanza del latte nella nostra cultura: l’edizione è arricchita da ricette delle Osterie d’Italia, dall’ingegnosa zuppa di latte, al biancomangiare, fino alla panna cotta.