Sono passati vent'anni da quella notte di pioggia. Olivia Rutherford stava accompagnando a casa in macchina tre amiche. Come guidatrice designata della serata si era concessa solo un bicchiere di vino. Le altre invece avevano bevuto parecchio e cantavano felici, la radio a tutto volume, tra zaffate di alcol e profumo. Oltre il parabrezza, i violenti rovesci e la foschia avevano reso a malapena visibile la strada statale, che tagliava attraverso un bosco di alberi incombenti. Poi, in un attimo, la figura ferma in mezzo alla carreggiata, la brusca frenata, l'auto che sbanda e si ribalta prima di finire in un fosso. Il dolore straziante alle gambe, le urla, la perdita di coscienza. Quando aveva ripreso i sensi, Olivia si era ritrovata da sola, con una gamba bloccata. Delle amiche nessuna traccia. E, vent'anni dopo, nulla è cambiato. Ma ora la giornalista Jenna Halliday, ossessionata da quel caso quasi dimenticato, intende scavare a fondo nella vicenda realizzando un podcast per la BBC. Non dovrà però aspettarsi molta collaborazione. La pittoresca cittadina di Stafferbury, sospesa tra folklore e realtà con i suoi antichi menhir che attirano i turisti, è un posto dove succedono cose strane di cui pochi hanno voglia di parlare. E l'abisso che sta per spalancarsi sotto i suoi occhi potrebbe trascinarla giù, inesorabilmente.