”Lessi Il diavolo in corpo per la prima volta alle scuole superiori e fu un viaggio ubriacante. L’amore del protagonista per Marthe era quello che cercavo anch’io: consumato in clandestinità di fronte a un camino, dove rami d’ulivo bruciano, spargendo profumo nell’aria. Dieci anni dopo ho ripercorso lo stesso viaggio, con maggiore consapevolezza ma con uguale intensità e questa volta ho riconosciuto l’infatuazione che diviene passione erotica, la complicità mentale che sconfina nella simbiosi, la noia che si cura con la ricercatezza nei piccoli gesti, la gelosia, il tradimento. L’amore, insomma, ma tutto quanto.”