I Persiani, rappresentata per la prima volta nel 472 a.C. ad Atene, è in assoluto la più antica opera teatrale che ci sia pervenuta. La vicenda è ambientata a Susa, residenza del re di Persia, dove Atossa, madre del re Serse, attende con ansia l'esito della battaglia di Salamina. Sconvolta da presagi funesti, la regina racconta un sogno angoscioso fatto quella notte. Poco dopo un messaggero porta l'annuncio della totale disfatta dei Persiani. Lo spettro del defunto padre di Serse, Dario, fornisce una spiegazione etica alla disfatta militare, giudicandola la giusta punizione per tracotanza di cui si è macchiato il figlio, nell'aver osato cercare di conquistare il Mar Egeo.
I Persiani è una tragedia anomala: si tratta infatti dell'unica opera teatrale giunta sino a noi di argomento storico, anziché mitologico. La battaglia tra greci e persiani diventa qui simbolicamente l'opposizione tra un re dispotico e il sistema democratico ateniese, dove è il popolo a esercitare il comando.
Traduzione di Ettore Romagnoli.